La meditazione tantrica

La meditazione tantrica, antichissima forma di meditazione spesso accostata alla sessualità, dona integrità e armonia. Meditazione tantrica

Storia e origine della meditazione tantrica

La meditazione tantrica è parte attiva e fondamentale del pensiero tantrico, al cui centro si situa l’universo manifesto, realizzato come espressione fisica e sensoriale dell’immanifesto. È attraverso l’immersione nel primo che diventa possibile realizzare la piena unità con il secondo. Questo comporta però una rigida disciplina, variabile a seconda del livello di coscienza del praticante. Tuttavia, ciascun livello ha come comun denominatore il lavoro sull’armonizzazione dell’energia maschile e femminile, Shiva e Shakty, peraltro vicini ai concetti taoisti di Yin e Yang.

Il fine di questa attività è risvegliare e canalizzare in modo appropriato l’energia Kundalini, depositaria del segreto dell’Illuminazione.

La filosofia tantrica ha radici sia nel buddismo che nell’induismo arcaici, ma si ritiene che sia stato l’induismo ad ereditare il tantra dal buddismo, e non viceversa, poiché i più antichi Tantra (testi filosofici di riferimento) sono di compilazione buddista e risalgono al 350 d.C.

Oggi, la meditazione tantrica e più in generale il tantrismo sono noti alle cronache come tecniche per migliorare le prestazioni sessuali o di intervento in situazioni difficili della via di coppia. La maggior parte di quello che si dice a riguardo, è limitativo se non addirittura completamente errato.

I benefici della meditazione tantrica

La meditazione tantrica, di base, aiuta il praticante a ritrovare pace ed equilibrio, in quanto riesce a connettere ciascun fase che, durante la quotidianità, rimane sconnessa dalle altre. L’integrazione avviene poiché, durante la pratica tantra, le emozioni e i diversi atteggiamenti si combinano insieme, con armonia.

Oltre a ciò, vista la strutturazione e la ripetitività della pratica tantra, questo tipo di meditazione può risultare efficace come fattore stabilizzante in una società che si caratterizza per essere destabilizzante. La meditazione aiuta in questo modo a far scorrere la vita in un flusso interrotto di continuità.

Riguardo alla dimensione sessuale della pratica, l’approccio tantrico contribuisce ad alleviare le tensioni di coppia, portando benefici in caso di frigidità, eiaculazione precoce e persino di impotenza, quando questa ha radici psicologiche.

Tantra yoga

Descrizione della tecnica

I diversi insegnamenti dei maestri, susseguitisi nei secoli, utilizzano tecniche molto simili tra loro, avendo una solida base comune: l’estinzione dei samskara, i semi karmici accumulati che impediscono l’espansione della coscienza.

Un esempio di iter meditativo che si fonda sulla tradizione tantrica è quello proposto qui di seguito:

• Iiswara Pranidhana: il praticante, attraverso diversi stadi, sviluppa la consapevolezza della propria natura spirituale profonda. In questo primo stadio, vengono lentamente rimossi i condizionamenti della mente e il karma delle vite passate;

• Madhu vidya: il praticante introduce la meditazione nel quotidiano;

• Tattva dharana: mediante l’uso di strumenti meditativi, come mantra e yantra, il praticante inizia la purificazione profonda degli elementi sottili, sciogliendo i nodi nei nadi e innalzando il livello della kundalini;

• Pranayama: mediante una tecnica di respirazione tipica dello yoga, lo yogi controlla la propria energia vitale, mettendola al servizio dello sviluppo della coscienza;

• Chakra Shodana: viene sviluppato un sistema di purificazione e potenziamento profondo delle potenzialità dei centri sottili del corpo;

• Dhyana: questa fase della meditazione porta il praticante all’abbandono dei supporti meditativi utilizzati per fondersi con la sua metà.

Si può anche iniziare a meditare con delle tecniche più semplici, che possono essere apprese durante un corso che non sia limitato alle sole asana.

Adatta per

La meditazione tantrica si rivela utile per coloro che conducono uno stile di vita estremamente frenetico, utile contro stress, ansia e svariate difficoltà. Si rivolge quindi a persone che soffrono la frenesia del quotidiano e vivono la vita momento per momento.

È una pratica in teoria aperta a tutti, che adatta i metodi di ricerca alla scelta personale. È indifferente se il praticante preferisce stare da solo nella natura e in celibato, se gradisce includere l’attrazione verso l’altro sesso nel suo percorso spirituale, se vuole crescere insieme al suo partner e meditare in unione sessuale, o se desidera altre pratiche che espandono la consapevolezza.

A chi sceglie la via dell’unione sessuale, il tantrismo lascia anche aperto se farlo nella forma visualizzata o con un partner vero.  Sempre nell’ambito sessuale, gli esercizi per rinforzare i muscoli pubococcigei sono estremamente benefici per la prostata ed evitano delle future noie in vecchiaia.

Per le donne invece, la pratica del Tantra, tonica per il sistema ormonale, evita l’osteoporosi dipendente dagli ormoni.

Dove si pratica la meditazione tantrica

La meditazione tantrica ai massimi livelli si può apprendere mediante un percorso guidato da un maestro. Ma vi sono innumerevoli corsi di meditazione tantrica all’interno di scuole e associazioni varie.

Quando si tratta la sessualità, troviamo libri sulla meditazione tantrica, dvd e video sulla meditazione tantrica e tanto altro materiale.

Curiosità

La parola sanscrita Tantra è traducibile con il termine “ordito” o “trama” ed è composta dalla radice Tan = estendere, moltiplicare, e il suffisso Tra = strumento.

Il significato del termine è dunque quello di strumenti (pratiche, rituali) per estendere la coscienza umana. L’immagine evocata è quella del tessuto, prodotto con il telaio attraverso l’intreccio di trama e ordito, metafora dell’unione della coscienza individuale con quella universale, e del maschile con il femminile.

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